Terrore nella scuola di Abbiategrasso

“Con questo episodio si è toccato il fondo, ma questa è la punta di un iceberg ma non si può demandare tutto alla scuola. Il Sindacato è vicino alla docente ferita alla quale esprimiamo tutta la nostra solidarietà”.

Sono state queste le prime parole del Segretario Generale Uil Scuola Rua Lombardia Abele Parente a commento di quanto accaduto ieri mattina 29 maggio, poco prima delle 8.30 all’Istituto superiore Alessandrini di Abbiategrasso, in provincia di Milano, dove uno studente ha accoltellato la professoressa Elisabetta Condò davanti agli occhi terrorizzati dei compagni.
E chissà se figure come Don Milani avrebbero potuto evitare il terrore che si è diffuso ieri mattina a scuola dove i compagni di classe sono stati minacciati da un loro coetaneo con una pistola , che si è poi rivelata giocattolo. All’arrivo dei carabinieri, il 16enne si è consegnato lasciando l’arma, riproduzione di una pistola vera, su un banco. Sotto choc è stato soccorso da un’ambulanza e trasportato all’ospedale San Paolo di Milano, dove è ricoverato nel reparto di Psichiatria.
La professoressa, ferita all’avambraccio e alla testa, è invece in prognosi riservata, sottoposta ad intervento chirurgico non è in pericolo di vita.  
“Stava consegnando i lavori sui Promessi Sposi in classe quando si è chinato e l’ha accoltellata” – ha dichiarato un compagno di classe.

“Siamo profondamente addolorati e sconvolti per l’aggressione subita ieri dall’insegnante – denuncia la Segretaria Uil scuola Rua di Abbiate Sabrina Sanfelice –  che, in sintonia con Parente, condanna qualsiasi forma di violenza soprattutto quando è rivolta a chi, con passione dedica la propria vita all’istruzione e al benessere dei ragazzi. La sicurezza degli insegnanti, degli studenti e di tutto il personale scolastico è una priorità assoluta per noi. Crediamo che ogni individuo debba poter svolgere il proprio lavoro in un ambiente sicuro e protetto, senza il timore di subire atti di violenza”.

E di violenza nelle scuole aveva già parlato qualche tempo fa il Segretario generale Uil Scuola Rua Abele Parente fornendo i dati relativi agli istituti della Lombardia, dove: un  istituto su cinque è dovuto ricorrere all’aiuto dei servizi sociali, nel 6 per cento è stato necessario ricorrere all’intervento della pubblica autorità e nel 7 per cento le intemperanze degli studenti hanno prodotto sanzioni economiche a carico delle famiglie.

Il 15 per cento – ancora secondo i dati di Uil Scuola Rua Lombardia –  delle famiglie lombarde è stato chiamato dal dirigente scolastico a risarcire il danno causato dal figlio o dalla figlia (a livello nazionale la media scende all’11) mentre nel 47 per cento degli istituti ragazzi più esagitati hanno scontato la sanzione inflitta dal consiglio di classe con lavori utili alla scuola.

La media nazionale è più bassa di 11 punti: il 36%.

“Sulla violenza a scuola – conclude Parente -riceviamo centinaia di segnalazioni che però non sempre vengono denunciate alle autorità per non dare una brutta immagine della scuola. I docenti sono costretti a sopportare spesso umiliazioni e persino minacce. Ma mai avremmo creduto di dover commentare la cronaca della giornata di ieri ad Abbiate”.

Segnaliamo l’articolo del Corriere della sera 30 maggio di Valentina Santarpia con i Dati di Uil Scuola

Qui potete ascoltare e scaricare l’intervista al nostro segretario regionale Uil Scuola Rua Lombardia Abele Parente

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