“La Uil Scuola Rua sta subendo un ricatto politico sindacale” – Lo denuncia il Segretario generale Uil Scuola Rua Giuseppe D’Aprile.
Domani, 8 aprile, si terrà la discussione del ricorso in appello, con la richiesta di sospendere l’efficacia della sentenza che ha riammesso la Federazione Uil Scuola Rua ai tavoli sindacali di informativa e confronto.
“ Il Tribunale di Roma, sancendo un diritto costituzionale – ricorda D’Aprile – , ha disapplicato gli articoli 5 e 6 del contratto Istruzione e ricerca nella parte in cui l’informazione e il confronto sono riservate ai soli soggetti sindacali firmatari del contratto. La fretta di impugnare le sentenza, con la richiesta inibitoria, ovvero di sospensione urgente del dispositivo che ci ha riammesso ai tavoli, da cosa è giustificata? Quale sarebbe l’atteggiamento antigiuridico tale da giustificare una richiesta di sospensiva? “
“ Noi ci siamo fatti un’idea – continua il Segretario -. Inibire, attraverso una opposizione antidemocratica e anticostituzionale la possibilità, per una organizzazione sindacale , di poter esprimere liberamente le proprie posizioni. Dover firmare un contratto per essere informati, altrimenti si è esclusi dall’esercizio di un diritto costituzionale per noi si chiama ricatto politico- sindacale e noi ai ricatti non ci stiamo”.
“Indipendentemente dall’esito – conclude D’Aprile – continueremo sulla strada tracciata a tutela delle persone che tutti i giorni fanno il loro lavoro con dedizione e professionalità Abbiano fiducia nella magistratura”.