Scuola 2013: Il Tribunale di Frosinone accoglie il ricorso della Uil

” Il riconoscimento giuridico dell’anno scolastico 2013 – afferma il Segretario generale Uil Scuola Lombardia Giuseppe D’Aprile – trova dunque un’ulteriore conferma, con effetti positivi sulla progressione economica del personale interessato”.

Il Tribunale di Frosinone, su ricorso patrocinato dalla UIL Scuola Rua di Frosinone – Avv. Paola Cerrito – ha emesso una inequivocabile sentenza (n.1602 del 24 settembre 2024) che si allinea all’ordinanza della Cassazione (n.1337 dell’11 giugno 2024), anch’essa emessa a seguito di un ricorso presentato dalla UIL Scuola Rua.

In particolare, il giudice di Frosinone afferma che:

“…le disposizioni che hanno stabilito il blocco delle posizioni stipendiali e dei relativi incrementi economici previsti dalle norme contrattuali collettive – da individuarsi, più precisamente, nell’art.1, comma 1, lett. b, del d.P.R. n.122 del 2013, che estese a tutto il 2013 quanto già stabilito per gli anni 2010, 2011 e 2012 dall’art.9, comma 23, del D.L. n.78 del 2010, convertito in legge n.122 del 2010 – sono disposizioni eccezionali e, in quanto tali, da interpretate in senso letterale (art. 14 disp. prel. c.c.), in stretta aderenza con lo scopo loro assegnato di «Contenimento delle spese in materia di impiego pubblico» (così la rubrica dell’art. 9 del d.l. n. 78 del 2010). In definitiva, va affermato il diritto di parte ricorrente al riconoscimento dell’anno di servizio 2013 ai fini alla progressione stipendiale maturata alla data di cessazione dal servizio (31.8.2023), con l’attribuzione della fascia stipendiale successiva (28-35) a quella effettivamente riconosciuta (21-28) e con condanna dell’Amministrazione resistente ad adottare tutti gli adempimenti conseguenti al suddetto riconoscimento…”

“La vicenda è una delle più gravi degli ultimi anni per il mondo della scuola – ricorda D’Aprile – come Federazione Uil Scuola Rua siamo sempre rimasti vigili proponendo sia soluzioni politiche che giudiziarie. Tale questione deve essere affrontata a livello contrattuale attraverso un’azione politico-sindacale che induca il Governo ad assumersi la responsabilità di reperire le risorse necessarie anche per recuperare le perdite stipendiali di questi anni”.

“In assenza di ciò – sottolinea il Segretario – continueremo a perseguire azioni legali a tutela del personale. Questa rivendicazione non rappresenta soltanto il riconoscimento di un vantaggio economico, ma è il simbolo della nostra azione sindacale che va avanti con determinazione.”

Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi a tutte le segreterie provinciali della Lombardia

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