Negli ultimi otto anni, nella regione Lombardia, i docenti a tempo determinato sono quasi raddoppiati; e sono aumentati anche gli insegnanti di sostegno non di ruolo. Per la precisione si è passati da 17mila e 300 precari nel 2015 agli oltre 31mila e 600.
Il Servizio di Alessandra Farina TGR Lombardia
” Nel nostro territorio c’è una migrazione continua sulla mobilità. – ha spiegato alla TGR Lombardia Il Segretario regionale Uil Scuola Rua Lombardia Abele Parente – . Le persone una volta stabilizzate cercano di avvicinarsi ai paesi di origine , In Lombardia abbiamo un’uscita sulla mobilità attorno alle 650 unità solo di personale docente. I dati Uil ci dicono che in Lombardia i docenti a tempo determinato sono passati da 17mila300 nel 2015 a 31mila 600 nel 2023.
“La situazione più critica riguarda Milano, dove gli insegnanti non di ruolo sono quasi 12mila contro i 5mila di 8 anni fa – ha spiegato alla TGR il Segretario regionale Uil Scuola Rua Lombardia Abele Parente – . Qui si verifica in modo più eclatante quello che, in verità, accade nel resto della regione. Ovvero succede che chi ottiene l’assunzione se ne va. Abbiamo un’uscita di 650 unità in Lombardia solo di personale docente che cerca di riavvicinarsi al proprio territorio di origine. La Lombardia è una delle regioni più colpite ma l’aumento del precariato, in tutta Italia, sta raggiungendo limiti insostenibili. Nel nostro Paese, i precari sono oltre 250mila”.
I dati di Uil Scuola confermano anche la crescita dei docenti di sostegno precari, che passano da 7.900 a 15.200, di pari passo con l’aumento di alunni con certificazione di disabilità. E non vanno meglio le cose nemmeno per il personale tecnico-ausiliario, che vede i supplenti salire dal 14 al 24 per cento . Le cause di questa piaga che continua ad aggravarsi – secondo la Uil – i tagli effettuati dal ministero nel corso degli anni e procedure di reclutamento inefficaci.
” L’aumento del precariato in Italia sta raggiungendo limiti insostenibili. In Italia siamo oltre 250mila precari e investimenti da parte del governo non ce ne sono stati, da questo punto di vista. C’è stato solo un turn over di concorsi che non ha garantito comunque la stabilizzazione di precari” “.
Basterebbero 180 milioni di euro per stabilizzare 250 mila precari, secondo uno studio condotto dalla Uil alla fine del 2022. Questo costo, pari a 716,12 euro per unità di personale, rimane una soluzione valida e urgente per risolvere la crisi attuale. Tagliare le risorse non è mai la soluzione. Solo i Dsga facenti funzione in Lombardia rappresentano il 67 per cento dell’organico. Investire nella scuola è fondamentale per garantire stabilità al personale e migliorarne la qualità della vita, che in città come Milano ha un costo elevatissimo.
Il Servizio di Laura Bosio a Cremona 1
” Se parliamo del personale ATA – ha dichiarato il Segretario regionale Uil Scuola Rua Lombardia Abele Parente a Cremona 1 – anche lì abbiamo delle situazioni emergenziali. Non si riesce nemmeno a garantire il turn over. Basti pensare che quest’anno sulle autorizzazioni per le immissioni in ruolo su un turn over previsto di 27.704 posti vacanti sono astati autorizzati solo 10.166″.
La situazione nella provincia di Cremona. L’intervista al Segretario provinciale Uil Scuola Rua Cremona Oreste Pegno
A Cremona nel 2015 i docenti a tempo determinato erano 650 mentre tra il 2022 e il 2023 erano 1396, con un aumento dell’8 per cento. Lo stesso vale per i docenti di sostegno, con un aumento dell’ 22 per cento rispetto al 2015.
“In ogni scuola abbiamo talvolta delle punte del 40 per cento di docenti precari che sono all’interno delle nostre scuole, a scapito anche dei docenti di sostegno . C’è un aumento dal 2015 al 2023 del ben 70 per cento, con un punte anche in una scuola che talvolta raggiungono la metà di tutto il personale organico che fa parte di ogni singola scuola” .
Così ha spiegato ieri mattina a Telecolor il Segretario provinciale Uil Scuola Rua Cremona Oreste Pegno
” Un danno anche per i docenti di sostegno che si ripercuote su quelle che sono le esigenze delle famiglie perché mancano appunto docenti specializzati . Le immissioni in ruolo non sono mai sufficienti perché il turn over, e quindi i dati tra il pensionamento e le nuove immissioni in ruolo non sono mai sufficienti per dare una sferzata . Basterebbero 180 milioni di euro per stabilizzare circa 250mila precari in Italia – conclude Pegno – secondo uno studio condotto da Uil Scuola Rua Nazionale. Questo ovviamente servirebbe a stabilizzare e ad avere, non solo tuti i docenti in classe a settembre e durante l’anno, ma anche ad avere i collaboratori scolastici, ad avere personale amministrativo e ciò incide anche sulla sorveglianza all’interno delle scuole per tutti gli episodi di violenza che esistono sul nostro territorio, a Cremona e in tutta la regione Lombardia”.