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Posizioni economiche Ata, Uil Scuola: stop ai compiti impropri, la formazione rispetti i profili professionali

Uil Scuola Rua ha chiesto al Ministero dell’Istruzione e del Merito di rivedere i contenuti formativi previsti nei programmi per le posizioni economiche del personale ATA. Tali contenuti, infatti, includono attività che non rientrano nei profili professionali, rischiando di tradursi in richieste di mansioni improprie, una situazione che, purtroppo, il personale ATA già vive in molte realtà scolastiche.

” Tali contenuti – spiega Uil Scuola – includono attività che non rientrano nei profili professionali, rischiando di tradursi in richieste improprie, una situazione che purtroppo il personale ATA già vive in molte realtà scolastiche”.

Tra le principali criticità evidenziate:
• Collaboratori scolastici: la formazione proposta fa riferimento in modo generico all’assistenza agli alunni con disabilità. Uil Scuola Rua sottolinea che, considerata la natura non specialistica di questo profilo, è necessario delimitare l’ambito formativo a mansioni coerenti con tale natura, evitando di ampliare ulteriormente un carico di compiti già eccessivo.
• Assistenti amministrativi: nei percorsi formativi indicati dal MIM si nasconde il compito improprio di gestione del Passweb (pratiche relative a contribuzione, previdenza, diritto alla pensione e rapporti con l’INPS). Ribadiamo con forza il suo fermo rifiuto, considerandolo estraneo al profilo professionale.
• Assistenti tecnici: vengono previste attività non contemplate, come l’assistenza agli alunni con disabilità e la gestione del sito web scolastico. La Uil Scuola Rua giudica inaccettabile l’inserimento di tali mansioni, che non sono previste nel profilo professionale.
• Altri profili (cuoco, guardarobiere, infermiere): non viene menzionata l’attività formativa specifica di queste figure. È una mancanza ingiustificata che, stando alla pubblicazione del decreto 140 del 12/7 2024 comprensivi di allegati, al momento ignora la necessità di valorizzare e aggiornare anche queste professionalità, al pari degli altri profili.

Chiediamo al Ministero una riformulazione complessiva dei programmi formativi, con l’obiettivo di rispettare i limiti dei profili professionali e garantire un trattamento equo per tutto il personale ATA.

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