Non ci sta Uil Scuola sulla gestione Passweb e i progetti legati al Pnrr.
Così scrive Uil Scuola in una nota:
“ Questo è il risultato di un trasferimento di competenze, accumulatesi nel tempo, dagli ex Provveditorati agli Studi (ora Ambiti Territoriali) alle scuole. Tuttavia, a questo passaggio non sono seguite né le necessarie azioni formative né i dovuti riconoscimenti giuridici ed economici per il personale coinvolto”.
Secondo la Uil:
“Il CCNL 2019/21 ha del tutto trascurato la complessità dei profili professionali, in particolare quello degli assistenti amministrativi, definendo un profilo estremamente generico. Questo prevede obblighi di conoscenza di strumenti informatici e di specifiche piattaforme digitali connesse ai processi affidati (contabilità, gestione documentale, gestione degli alunni e del personale) senza però imporre all’amministrazione l’obbligo di fornire una formazione adeguata, lasciando il personale in una condizione di inaccettabile marginalità giuridica ed economica”.
“La soluzione proposta dal Ministero – continua Uil Scuola – è, oltre che inadeguata, tecnicamente e deontologicamente sbagliata. La complessità del lavoro da svolgere richiede riconoscimenti giuridici ed economici stabili, da integrare nello stipendio tabellare, poiché le attività richieste sono continuative e non episodiche. Le remunerazioni occasionali (prestazioni accessorie retribuite con somme una tantum) non risolvono il problema. Anzi, il provvedimento legislativo arriva a proporre retribuzioni a cottimo per le pratiche pensionistiche gestite tramite la piattaforma INPS Passweb, prevedendo un compenso per ogni pratica elaborata: una modalità che credevamo superata e che invece viene riproposta”.
“Questa politica divisiva ignora colpevolmente le evidenti carenze di organico, ulteriormente aggravate dai tagli effettuati per sostenere le azioni legate al PNRR, gestite a livello di amministrazione centrale e periferica. In particolare, sono state sottratte alle scuole quasi mille unità di personale, senza possibilità di sostituzione, e ulteriori 2174 unità sono previste in riduzione nella legge di bilancio, un provvedimento che la Uil Scuola Rua sta cercando di contrastare”.
“Come sempre, manca un’azione formativa e strutturata, indispensabile per migliorare le competenze del personale in un momento questo, caratterizzato dalla transizione digitale. Mentre per i docenti si investono somme ingenti nella formazione, per il personale ATA continua a prevalere la pratica dell’autoformazione. Serve un cambio di rotta netto, che valorizzi realmente il ruolo e le competenze del personale ATA”. – Conclude la Uil Scuola Rua – .