Per Uil Scuola non ci sono dubbi:
” Anche per l’anno scolastico 2024/2025 gli organici dei docenti sono confermati in linea con la dotazione organica vigente e con un evidente contenimento della spesa. La riduzione degli alunni per classe, allo stato attuale, resta una promessa mai realizzata, e che ovviamente rappresenta un forte limite rispetto alle reali esigenze delle scuole “.
Riportiamo di seguito i dati forniti dall’Amministrazione.
➢ Pensionamenti complessivi per tutti gli ordini di scuola (posto comune – potenziamento – sostegno)
Al 4 dicembre 2023 è di 21.394 la stima fornita dal Ministero della platea dei docenti con cessazioni di servizio.
➢ Posti comuni
I posti dell’organico dell’autonomia, tra posti comuni e quelli di potenziamento, sono in totale 670.441 (lo scorso anno erano 670.450) così suddivisi:
• 620.239 posti comuni.
• 50.202 posti di potenziamento.
➢ Posti di sostegno
I posti di sostegno sono 126.170 (invariati rispetto allo scorso anno) di cui 6.446 di potenziamento.
➢ Adeguamento dell’organico alle situazioni di fatto
Il limite massimo dell’adeguamento dell’organico alle situazioni di fatto è di 14.142 posti (invariati rispetto allo scorso anno).
➢ Educazione motoria nella scuola primaria
Per l’insegnamento dell’educazione motoria nella scuola primaria i posti sono 4.360
Lo scorso corso anno erano 4.405 così divisi:
• Posti interi: 1.697;
• Posti interi equivalenti al monte ore residuo: 2.663.
✓ La stima delle classi IV dell’a.s. 2024/25 sono 23.796 (Tempo normale 14.328 + tempo pieno 9.468).
✓ La stima delle classi V dell’a.s. 2024/25 sono 24.223 (Tempo normale 14.584 + tempo pieno 9.639).
➢ Posti e classi costituite in deroga rispetto ai parametri stabiliti dalla legislazione vigente (DPR 81/2009)
• 6.727 (lo scorso anno erano 6.004) sono i posti destinati alle classi in deroga costituite per garantire il diritto all’istruzione anche da parte dei soggetti svantaggiati collocati in classi con numerosità prossima o superiore ai limiti previsti a normativa vigente.
• La stima del numero di classi equivalente qualora attivate in deroga esclusivamente nella scuola secondaria di II grado è di 3.478 (lo scorso anno erano 3.105).
Per Uil Scuola troppe poche differenze con l’organico rispetto all’anno scorso.
” I posti posti di educazione motoria attivati nelle classi IV e V della scuola primaria sono privi di variazione – sottolinea Uil scuola – . Abbiamo più volte ribadito come, a regime, tale provvedimento determinerà una riduzione dei posti comuni e di sostegno e una riduzione del numero di classi complessivamente autorizzabili sui territori. Non si tratta infatti di posti o ore aggiuntive, ma autorizzabili nel limite delle risorse finanziarie disponibili”.
Per quanto riguarda i posti di sostegno, dopo l’incremento di 9.000 posti per l’a.s. 2023/24, previsto dalla legge di bilancio del 2020, l’organico resta invariato per l’a.s. 2024/25.
” Abbiamo ricordato – continua Uil Scuola – come l’aumento dei posti in organico di diritto per il 2023/24 deriva da un piano più ampio che prevede sostanzialmente una riduzione delle risorse di personale specializzato per l’insegnamento agli alunni con disabilità”.
La trasformazione dell’intero organico di fatto in organico di diritto resta, per la Uil, un punto imprescindibile, soprattutto per i posti di sostegno, che permetterebbe non solo di assumere il personale precario su tutti i posti vacanti oggi disponibili ma soprattutto eviterebbe un numero esorbitante di supplenti che non garantiscono la continuità didattica agli alunni con disabilità.
“Con un costo – conclude Uil Scuola – da noi quantificato per la stabilizzazione di ogni precario di circa 720 euro”. E per quanto riguarda le classi in deroga resta incomprensibile la riduzione di più di 2.000 posti effettuata lo scorso anno”.
Rispetto agli 8.739 dell’a.s, 2022/23, i posti, per l’a.s. 2024/25, sono infatti 6.727.
Un taglio che è stato effettuato per la necessità di coprire l’insegnamento dell’educazione motoria nelle classi della scuola primaria.
” Non si risolverà il problema delle classi pollaio. La denatalità deve rappresentare una opportunità e non una penalizzazione. A fronte di un tasso di denatalità, infatti, che produrrà una riduzione di alunni, continuiamo a sostenere che il calo demografico deve essere invece l’occasione per un cambio di passo, una opportunità per una didattica personalizzata, per classi a misura di studente”.
Per Uil Scuola:
“ Resta prioritario un investimento sugli organici che garantisca il diritto all’istruzione e un potenziamento del tempo scuola nella primaria”.