E’ stata pubblicata il 22 aprile la bozza del Decreto legge sulle nuove disposizioni per le amministrazioni pubbliche.
Alcuni provvedimenti riguardano la scuola e, più precisamente, si tratta: del vincolo triennale della mobilità per i docenti neoassunti in ruolo nell’anno scolastico 2022/23.
Il vincolo triennale di permanenza nella stessa scuola previsto dal decreto Legge n. 36 a partire dalle immissioni in ruolo per l’anno scolastico 2022/23, si applica a decorrere dalle immissioni in ruolo disposte per l’anno scolastico 2023/2024.
Per l’anno scolastico 2023/24, terminata la fase ordinaria delle assunzioni in ruolo sui posti di sostegno (il 50% dei posti disponibili assegnato alle GaE e l’altro 50% alle graduatorie dei concorsi), si procede all’attribuzione dei posti ancora vacanti scorrendo la prima fascia delle GPS sostegno. Lo scorrimento avviene sulla provincia di inclusione con un contratto a tempo determinato finalizzato al ruolo.
Previste anche la “Call veloce” Gps prima fascia sostegno e la possibilità per gli 11mila insegnanti abilitati o specializzati sul sostegno all’estero inseriti con riserva nelle GPS, di ottenere incarichi di supplenza.
Inoltre va aggiunto che fino al 31/12/2024 accedono direttamente ai percorsi di specializzazione su sostegno (quindi senza sostenere le prove d’accesso) gli aspiranti che hanno svolto tre anni di servizio negli ultimi cinque e che siano in possesso del titolo di studio valido.
Per Uil Scuola però resta irrisolta la questione dei vincoli sulla mobilità in quanto lo sblocco dei docenti neaossunti in ruolo rinvia di un anno il problema: “Verranno bloccati dal prossimo anno“, mentre nulla è stato previsto per i docenti “vincolati” che hanno ottenuto e otterranno, un movimento in altra provincia.
“I provvedimenti i contenuti nel decreto legge pubblicato in data odierna sono, per la Scuola, limitati e per nulla risolutivi”.
Non ha dubbi il Segretario Generale di Uil Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile, commentando i contenuti del decreto legge pubblicato in Gazzetta Ufficiale e che riguarda le disposizioni urgenti per il rafforzamento delle amministrazioni pubbliche.
Nello specifico, resta infatti irrisolta la questione dei vincoli sulla mobilità in quanto lo sblocco dei docenti neaossunti in ruolo previsto nel decreto, rinvia di un anno il problema – verranno bloccati dal prossimo anno – mentre nulla è stato previsto per i docenti “vincolati” che hanno ottenuto o otterranno, un movimento in altra provincia.
“L’ennesimo pasticcio – afferma D’Aprile – che divide il personale. Su questo aspetto rivendichiamo una soluzione per via contrattuale che preveda l’eliminazione dei vincoli per tutti i docenti. Inoltre, vengono lasciati fuori dalle immissioni in ruolo i docenti su posto comune inseriti nella I fascia delle Graduatorie provinciali per le supplenze e gli idonei delle graduatorie dei concorsi a cui si nega l’assunzione in ruolo anche oltre la vigenza delle graduatorie”.
” In coerenza con quanto sostenuto fino ad ora – conclude D’Aprile – continueremo a rivendicare le soluzioni prospettate a tutela dell’intera comunità educante fino alla conclusione dell’iter parlamentare del decreto”.