La bozza della Legge di bilancio 2025 non soddisfa Uil Scuola.
Per il Segretario generale Uil Scuola Rua Giuseppe D’Aprile si tratta:
“ Di una manovra timida che parte bene ma non carbura. La buona notizia è che ci sono risorse destinate alla stabilizzazione dei precari. Sul fronte contrattuale sono necessarie risorse aggiuntive per il nuovo contratto e vanno detassati gli aumenti contrattuali per recuperare il potere d’acquisto”
Per il Sindacato dunque non è più possibile escludere la scuola dai vincoli di bilancio al fine anche di colmare il divario tra le retribuzioni del personale e la perdita del potere d’acquisto istituendo dei capitoli di spesa in cui far confluire le risorse destinate agli aumenti retributivi.
“Sulla riduzione dell’organico dei docenti e del personale Ata – sottolinea D’Aprile – siamo preoccupati e contrari. In sede di rinnovo contrattuale avevamo proposto l’ampliamento dell’organico e invece ci troviamo di fronte a una riduzione. Gli organici Ata, insufficienti per rispondere alle esigenze delle scuole, insieme alle classi sovraffollate, continueranno a incidere negativamente sulla sicurezza e sulla qualità del diritto allo studio degli alunni”.
“In merito al previsto piano di stabilizzazione dei docenti di sostegno – conclude D’Aprile – , con un investimento di 75 milioni come differenziale tra il costo dei docenti precari da stabilizzare e quello dell’assunzione a tempo indeterminato, riteniamo, se la nostra interpretazione del testo è corretta, che la misura vada finalmente nella direzione che rivendichiamo da ormai due anni, rispondendo alle nostre richieste”.
Il testo della Manovra ora passa all’esame parlamentare e vedrà Uil Scuola impegnata affinché vengano inserite quelle misure che la scuola attende per superare le difficoltà in atto e migliorare quanto è stato previsto.
In ogni caso, fa sapere il Sindacato – ci riserviamo di condurre un’analisi più precisa e dettagliata del testo per valutare le ragioni di tali scelte ed eventuali azioni conseguenti”.