E’ partita dalla città metropolitana di Milano l’idea di porre delle linee guida che tengano conto della parità di genere anche nel linguaggio amministrativo.
A Palazzo Isimbardi a Milano, si è tenuto un convegno dedicato al linguaggio di genere, dal titolo “Le parole fanno la differenza”, alla presenza della Consigliera delegata De Marchi, della Consigliera di Parità Barbara Peres e del Vicesindaco Francesco Vassallo.
Per la Coordinatrice regionale pari opportunità e politiche di genere UIL Lombardia Ester Greco:
” Le parole possono ferire ed incidere sulla salute mentale delle lavoratrici sui luoghi di lavoro. Una persona – continua Greco – subisce tutti i giorni espressioni tossiche. Sulla sagoma presentata oggi, che ci auguriamo diventi una sorta di manifesto abbiamo inserito tutta una serie di espressioni gentili da utilizzare sul posto di lavoro”.
L’obiettivo è, quindi, ridurre gli ostacoli all’affermazione concreta delle pari opportunità tra i generi: le parole, infatti, concorrono a formare le identità individuali e collettive: sono un potente mezzo per l’affermazione del sé e per la piena affermazione dei diritti.
La scelta delle parole che includono la totalità delle persone può essere considerata un tassello fondamentale nel ridisegno dei servizi alla cittadinanza sia in termini di sportelli fisici, sia online.
Con la consapevolezza di usare la comunicazione verso l’esterno come veicolo di uguaglianza e parità, senza escludere nessuno.