La ripresa della trattiva ha riguardato la PARTE COMUNE, quella dedicata alla responsabilità disciplinare del personale scolastico e dell’AFAM.
L’ARAN ha presentato un sua articolata proposta ponendola al confronto.
La UIL Scuola, intervenendo, ha chiesto al Presidente di tornare a trattare, nel breve, gli aspetti finanziari che andrebbero definiti nella loro configurazione giuridica. Sussiste la parte delle risorse, trattata dalla Legge di Bilancio 2022, che ha messo a disposizione del Comparto Istruzione finanziamenti con una precisa finalizzazione. L’aspetto riguarda sia i docenti che gli ATA. La loro piena utilizzazione è condizionata da vincoli che vanno rimossi e che, al momento, ne impediscono la ripartizione diffusa.
Nel merito della proposta presentata, la UIL Scuola ha espresso le seguenti valutazioni.
La bozza presentata dall’ARAN sulla responsabilità disciplinare del personale docente disattende, finanche, le disposizioni contenute nell’Atto di Indirizzo del 17 maggio scorso ed i rimandi contenuti nello stesso provvedimento (cfr. art.29 del CCNL del 2016/2018, comma 3 dell’art.55 del D.lgs. 165/2001).
Si rileva l’assenza di un “impianto” (ufficio) che si ponga in condizione di terzietà, in modo da assicurare le garanzie basiche di imparzialità per il lavoratore. Risultano ugualmente assenti i rimedi contro i provvedimenti disciplinari assunti a carico del personale scolastico, diversi da quelli esperibili in sede giurisdizionale. Manca, nella sostanza, una procedura di conciliazione che si ponga come rimedio, un filtro, esperibile agevolmente (tentativo di conciliazione), sia nei tempi che nei modi.
Il personale docente risulta così esposto al potere disciplinare del dirigente scolastico che, caso unico nel panorama della disciplina pubblicistica, vanta un potere assoluto contrastabile solo in sede giurisdizionale. La mole del contenzioso giudiziale ne è la più esplicita e tangibile dimostrazione.
Inoltre, è ugualmente carente l’aspetto regolativo teso a tutelare pienamente la libertà di insegnamento, norma di rango costituzionale. Quella proposta è intangibile, esageratamente generica ed ipotizza ‘comportamenti’, senza qualificarli, che non possono essere sanzionati.
Poste queste premesse, la UIL Scuola ha chiesto al Presidente di riprendere l’impegno ad ‘indire una sessione negoziale specifica’ per disciplinare l’ambito trattato che non può che riprendere la filosofia posta a base del T.U. sulla scuola. Solo, così, aderendo all’idea che il contratto sia modificativo della legge, è possibile dare seguito agli impegni contrattuali assunti nel 2016 (cfr. art.29).
Inoltre, è opportuno ristabilire un sistema chiaro di garanzie, a favore del personale docente, che consenta l’applicazione di sanzioni in caso di illecito ma che garantisca lo stesso, in caso di abuso dell’azione disciplinare da parte del Dirigente scolastico, prevedendo specifiche azione di tutela e risarcitorie.
La UIL Scuola, sulla base di tali incisive premesse, si è riservata di inviare una memoria analitica che esamini puntualmente la proposta dell’ARAN, individuando gli aspetti problematici su cui occorrerà aprire una discussione serrata finalizzata ad individuare un percorso regolativo rispettoso dei principi e delle garanzie previste dalla Costituzione a tutela del personale, garantendo la libertà di insegnamento.
Gli incontri proseguiranno secondo la seguente programmazione:
- 14 settembre 2022, ore 10.30 – Ordinamento personale ATA
- 27 settembre 2022, ore 10.00 – Ordinamento Ricerca
- 27 settembre 2022, ore 15.00 – Ordinamento Università
LA UIL Scuola è stata rappresentata da Giancarlo Turi e Roberto Garofani.
La delegazione ARAN è stata composta dal Presidente, Antonio Naddeo e dai dott.ri Vittoria Marongiu e Pierluigi Mastrogiuseppe.