“Il rinnovo del contratto deve innanzitutto puntare a valorizzare il personale dal punto di vista economico. Un negoziato che dovrà prevedere interventi economici e normativi, anche per modificare gli aspetti giuridici del contratto precedente, da noi non sottoscritto”.
Non ci sono dubbi per il Segretario generale Uil Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile, che ha parlato a margine dell’incontro in Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni), in occasione quest’oggi della presentazione dell’atto di indirizzo per il rinnovo contrattuale 2022-24 del comparto Istruzione e Ricerca.

“Va recuperato il potere d’acquisto eroso dall’inflazione. Stanziare risorse aggiuntive, detassare gli aumenti contrattuali e utilizzare le risorse accantonate per il contratto 25/27. ” – ha aggiunto D’Aprile.
Secondo le tabelle dell’Istituto di Statistica le retribuzioni reali sono scese sotto i livelli del 2009.
“In questi anni, il potere d’acquisto dei lavoratori del pubblico impiego è diminuito del 16 per cento -ha spiegato – , mentre il rinnovo del contratto proposto recupererebbe circa il 6 per cento . Gli stipendi non coprono l’aumento del costo della vita. Il trend degli ultimi anni (dati Istat) mostra che i lavoratori non hanno beneficiato, in termini di crescita delle retribuzioni, dei momenti di sviluppo, con un Paese a Pil crescente. Con il rallentamento del Pil; in assenza di rinnovi contrattuali cospicui, la situazione è diventata ancor più critica”.
“Detassare gli aumenti contrattuali e utilizzare le risorse accantonate per il contratto successivo, quello del 2025-27 (2%). E’ questa la strada giusta” – sottolinea D’Aprile.
Che continua :
“Auspichiamo un contratto che non preveda il principio della differenziazione e della competizione tra il personale, scegliendo di dare di più ma a pochi. Diversamente rischiamo di costruire cattedrali nel deserto che piacciono tanto a Bruxelles ma che non risolvono i veri problemi del comparto Istruzione e Ricerca”.
“Stanziare risorse aggiuntive – ha concluso con fermezza il Segretario – , rimarcare la specificità della comunità educante, consolidare le relazioni sindacali svincolandole da lacci burocratici incostituzionali, tutelare la libertà di insegnamento e rafforzare gli organi collegiali, devono rappresentare, per quanto ci riguarda, i punti fondamentali del prossimo rinnovo contrattuale”.