Concorso PNNR 2: scoperto il 20 per cento dei posti, soprattutto sul sostegno

Il ministero dell’Istruzione ha reso noti i numeri relativi alle domande presentate per il concorso docenti PNRR 2, le cui prove scritte sono già state calendarizzate dagli Uffici Scolastici Regionali e si concluderanno entro la fine di febbraio.

La cosa incredibile è che non si trovano docenti: il 20 per cento dei posti a concorso non sarà coperto per mancanza di candidati.

Ancora una volta, come nel concorso PNRR dell’anno scorso, il problema riguarda quasi esclusivamente i posti di sostegno, però a differenza del precedente concorso dove la mancanza dei docenti aveva riguardato soprattutto la scuola secondaria, questa volta le maggiori criticità emergono nella scuola dell’infanzia.

La situazione più critica si registra in Lombardia, dove resteranno scoperti:

• 1.819 posti di sostegno nella scuola primaria (appena 217 domande per 2.036 posti disponibili);
• 39 posti nella scuola dell’infanzia (103 domande per 142 posti).
In totale, 1.858 posti senza vincitori.

La carenza di candidati interessa anche altre regioni del Nord:

•  Veneto: 629 posti vacanti nella scuola primaria (46 domande per 675 posti);
•  Liguria: 196 posti vacanti (19 domande per 215 posti);
•  Emilia-Romagna: 176 posti vacanti (113 domande per 289 posti);
•  Friuli Venezia Giulia: 67 posti vacanti (10 domande per 77 posti).

Ma in generale la situazione non è rosea. I dati ci dicono che nella scuola Infanzia e Primaria, dei 4.413 posti di sostegno disponibili per la scuola dell’infanzia e primaria, ben 3.642 resteranno vacanti, pari a una percentuale impressionante dell’83 per cento .

Per l’esattezza: Infanzia 116 posti vacanti e Primaria 3526 posti vacanti.

Se si aggiungono i 147 posti vacanti della scuola secondaria, il totale dei posti non coperti sale a 3.739 su 19.032 disponibili, ovvero il 20 per cento del totale.  

La situazione potrebbe diventare ancora più grave nel caso in cui una parte dei candidati non superi il concorso, ampliando ulteriormente il numero di posti vacanti nelle regioni settentrionali.

La cronica mancanza di docenti di sostegno rappresenta un nodo sempre più difficile da sciogliere, soprattutto in alcune aree del Paese, e rischia di compromettere l’attuazione dei progetti previsti dal PNRR. È urgente riflettere su nuove strategie di reclutamento e incentivi per rendere più attrattiva questa fondamentale figura professionale.

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