Il Ministero ha informato le organizzazioni sindacali sulla bozza di decreto riguardante i compensi previsti per i componenti e i segretari delle commissioni giudicatrici dei prossimi concorsi per il reclutamento del personale dirigenziale, docente, amministrativo, tecnico e ausiliario delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, nonché al personale addetto alla vigilanza delle medesime prove concorsuali e al referente informatico d’aula in caso di procedure informatizzate
Il compenso base, al netto degli oneri a carico dello Stato (lordo dipendente), è così determinato:
– euro 1.600,00 per ciascun componente delle commissioni concorso docenti infanzia, primaria, diplomati primo grado, personale ATA appartenente al profilo di area B o categorie equiparate e euro 0,80 per ciascun elaborato prova scritta e euro 0,80 per ciascun candidato prova orale.
– euro 1.800,00 per ciascun componente delle commissioni concorso docenti Laureati I e II grado, personale A.T.A appartenente ai profili di area C e D o categorie equiparate e euro 1,00 per ciascun elaborato prova scritta e euro 1,00 per ciascun candidato prova orale.
– euro 2.000,00 per ciascun componente delle commissioni concorsi relativi al reclutamento dei dirigenti scolastici e euro 0.80 per ciascun elaborato prova scritta e euro 0,80 per ciascun candidato prova orale
Ai membri aggiunti aggregati e in caso di suddivisione in sottocommissioni è dovuto un compenso ridotto al 50%.
Per la Federazione UIL Scuola Rua:
” E’ inaccettabile che ci sia una differenza di compensi tra chi corregge le prove dei concorsi della scuola dell’infanzia e primaria e chi invece le corregge per i concorsi della scuola secondaria facendo anche un distinguo fra docenti diplomati e docenti laureati. Lo troviamo offensivo, sia nei confronti di chi partecipa ai concorsi, sia per i componenti delle commissioni”.
Proprio su questo punto la Uil ha chiesto una immediata modifica del decreto che stabilisca compensi unici, indipendentemente dagli ordini di scuola interessati ai concorsi, e la rivisitazione di tutta la materia che preveda anche forme di esonero dal servizio per il tempo necessario ad espletare la funzione.
di commissario.