Si è svolto ieri l’incontro al ministero per l’Istruzione tra l’Amministrazione e le Organizzazioni Sindacali riguardo il Bonus Mamma, previsto dalla legge di bilancio 2024.
Per l’Amministrazione hanno partecipato il Capo Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali Jacopo Greco e il Direttore generale per i sistemi informativi e la statistica Davide D’Amico. Per la Federazione Uil Scuola Rua ha partecipato Enrico Bianchi.
Il Ministero ha illustrato l’applicativo, disponibile dal 27 marzo all’8 aprile, sul portale del Ministero, per presentare le richieste da parte delle lavoratrici madri de personale della scuola.
La procedura è stata disposta dopo un confronto con il Mef, nell’ottica di un alleggerimento del lavoro con le segreterie scolastiche.
La norma, prevista dall’art.1 commi da 180 a 182 della Legge 30 dicembre 2023 n. 213, prevede l’esonero della contribuzione previdenziale, fino a un massimo di 3000 euro annui, per le lavoratrici madri, riconosce:
- l’esonero alle lavoratrici madri di tre o più figli, con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026 e fino al mese di compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo;
- l’esonero, in via sperimentale, alle lavoratrici madri di due figli, con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024 e fino al mese del compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo.
Uil Scuola, pur apprezzando l’impegno dell’amministrazione nell’ottica di una semplificazione dei processi amministrativi a carico alle segreterie scolastiche, ha ricordato che il requisito (nascita del secondo figlio) per accedere al bonus possa avvenire anche dopo la data dell’8 aprile e che quindi quest’ultimo termine andrà rivisto.