Nella riunione al Ministero che si è svolta ieri sono stati autorizzati i posti in base alla proiezione del numero massimo dei docenti assumibili con riferimento alle procedure di reclutamento esistenti.
Per Uil Scuola i numeri non tornano: su 80mila posti vacanti, sono stati autorizzati solo 50mila per le immissioni in ruolo: a rischio, quindi, ancora una volta gli idonei dei concorsi ordinari.
Secondo il Ministero: il numero dei posti vacanti e disponibili, al termine delle operazioni di mobilità per l’anno scolastico 2023/2024, al netto dell’esubero (409 unità), risulta pari a 81.023 unità. Il contingente autorizzato per le assunzioni a tempo indeterminato di personale docente per la scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado, da effettuarsi per l’anno scolastico 2023/24, è pari a 50.807 unità.
Questo significa che la mancata autorizzazione dei rimanenti 30.216 posti è stata così giustificata dal Ministero: “In considerazione dell’esigenza di attivare con la massima tempestività le procedure per l’emanazione dei bandi concorsuali finalizzati al raggiungimento degli obiettivi fissati dal PNRR, il contingente di nomine in ruolo per l’anno scolastico 2023/2024 autorizzato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze è stato determinato sulla base della proiezione del numero massimo di docenti assumibili con riferimento alle procedure di reclutamento esistenti, quantificato in 50.807 unità”.
” Abbiamo espresso la nostra netta contrarietà a questo modo di procedere – fanno sapere da Uil Scuola – Il non aver autorizzato tutti i posti disponibili, in attesa di una futura procedura concorsuale, in ragione del PNRR, nonostante le rassicurazioni del Ministero, potrà determinare, in alcune regioni, per esempio, la mancata assunzione in ruolo dei docenti inseriti nelle graduatorie dei concorsi ordinari”.
Ricordiamo che per queste graduatorie è possibile nominare in ruolo anche gli idonei, per i quali, a partire dall’a.s. 2024/25, è prevista l’assunzione in subordine ai vincitori delle prossime procedure concorsuali PNRR.
” Per tale motivo, autorizzare tutti i posti disponibili, – continua la Uil – così come è stato fatto gli anni scolastici precedenti, e in ragione di graduatorie concorsuali rese ad esaurimento, come dai noi rivendicato e ottenuto, ci appare un controsenso. Ciò potrebbe verificarsi anche per le assunzioni da GPS di I fascia per il
sostegno soprattutto nella procedura a chiamata nazionale, per cui ci saranno posti di sostegno in meno rispetto a quelli che potevano essere autorizzati”.
In pratica, aumentano le procedure di assunzione e diminuiscono i posti. Inoltre, ciò potrebbe creare delle difficoltà anche agli Uffici Scolastici Regionali in sede di un eventuale compensazione tra posti, qualora restino vacanti in determinate classi di concorso e graduatorie.
” E’ necessario – conclude Uil Scuola – puntare alla stabilizzazione di tutto il personale precario quale volano di crescita per l’intera economia del Paese, a una scuola con il personale in servizio già dal
primo di settembre garante della continuità didattica degli alunni. Siamo di fronte a professionisti che si spostano per centinaia di chilometri, ogni mattina, per assolvere al proprio lavoro con dedizione, competenza e professionalità”.
Il report dell’incontro