Si è tenuto ieri l’incontro tra i Sindacati della Scuola e il Ministero dell’Istruzione che ha illustrato la bozza del Decreto interministeriale sugli organici dei Dirigenti scolastici e sui Dsga per gli anni scolastici 2024/25 – 2025/26 e 2026/27.
L’Amministrazione ha chiarito che non ci saranno più reggenze per le scuole sottodimensionate, che invece continueranno ad essere attivate in tutte quelle normo-dimensionate in cui manchi il dirigente.
Si conferma che avremo un dirigente scolastico e un Dsga per le scuole che rispetteranno il parametro di 600 alunni per tutte le scuole ad esclusione di quelle situate nei comuni montani, nelle piccole isole e nelle aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche in cui potranno avere 400 alunni. Avremo così un calo di 152 scuole negli anni scolastici dal 2024 al 2027.
Un dimensionamento che per l’Amministrazione dipende dal calo demografico.
Ma per Uil Scuola:
” Il ridimensionamento posto in atto dal Ministero non risolverà le crisi presenti in tutta Italia né farà ridurre l’abbandono scolastico, anche perché se gli alunni frequentano la scuola del proprio quartiere, questo potrebbe essere un deterrente per un eventuale abbandono”.
L’amministrazione non ha ascoltato neppure il grido di allarme dei Dirigenti e dei DSGA per le enormi difficoltà che il PNRR sta creando alle istituzioni scolastiche.
” Come Uil Scuola continuiamo a ribadire che nella scuola vanno fatti gli investimenti sugli organici, sul tempo scuola, sull’inclusione. La logica dei tagli non arricchisce l’offerta formativa delle scuole e non garantisce il diritto allo studio degli alunni che frequentano territori disagiati”.