Negli incontri della scorsa settimana al Ministero riguardo agli organici dei dirigenti scolastici è emerso che l’ondata di accorpamenti tra istituti scolastici causerà, nei prossimi anni, la scomparsa di circa 700 unità scolastiche.
Innalzando gli attuali parametri minimi per la costituzione delle autonomie scolastiche, che passano da 600 a 900 alunni, verranno ridotti i posti di organico di oltre 1.400 Dirigenti scolastici e Dsga. Inoltre, dal prossimo anno scolastico, gli organici dei Dirigenti scolastici saranno triennali.
Rispetto ai dati dello scorso anno scolastico, si registra n altro segno meno: le istituzioni scolastiche funzionanti il prossimo anno saranno 7.960 con un decremento di 47 scuole e di 72 unità di dirigenti scolastici.
In contrasto con la posizione rigida assunta dal Ministero dell’Istruzione, Uil Scuola sostiene le nomine dei Dirigenti scolastici anche nelle scuole sottodimensionate.
” Abbiamo situazioni complesse e difficili da governare – sottolinea Uil Scuola – che meritano nella loro organizzazione funzionale che si cambi la tendenza di tagliare e risparmiare. Senza dimenticare gli aspiranti dirigenti scolastici inattesa di nomina, tra coloro che sono inseriti nella graduatoria nazionale e i ricorrenti in Campania del concorso del 2011, con cui potremmo garantire alle istituzioni scolastiche funzionalità ed efficienza già dal primo settembre prossimo”
Per quanto riguarda invece il Contratto Integrativo Nazionale sono state avviate le trattative.
” Esiste ad oggi una sperequazione nella retribuzione di posizione, parte variabile, fra
le varie regioni, con differenze non di lieve entità. – Sottolinea Uil Scuola -. Per fare qualche esempio, la retribuzione di parte variabile in prima fascia è, oggi, per fare qualche esempio è in Basilicata di 21.553 euro mentre in Lombardia di 17.126 euro: una differenza rilevante, pur svolgendo i dirigenti lo stesso tipo di lavoro. La procedura ora passerà dal livello regionale al livello nazionale, rendendo, ci auguriamo, il lavoro di controllo e di relativa autorizzazione più semplice”.
Centralizzare una procedura fino ad oggi regionale, è senz’altro complicato, renderla stabile con una previsione di spesa per gli anni futuri lo è ancora di più.
” Il vantaggio retributivo c’è per tutte le scuole, ma vogliamo essere sicuri che nessuno venga lasciato indietro. Inoltre, abbiamo chiesto anche l’introduzione di clausole di salvaguardia che non dovranno permettere che ci si possa discostare da tassativi criteri di equità distributiva”.
In un’ottica di trasparenza. I dati a disposizione dell’amministrazione dovranno essere resi disponibili quindi con tempestività affinché le organizzazioni sindacali, possano fare le opportune valutazioni, per una eventuale firma del Contratto integrativo.
Rispetto invece al FUN (Fondo Unico Nazionale) per l’anno scolastico 2023/24 questo è costituito da un totale di 373.445.560 euro.
La proposta presentata dall’amministrazione si articola in tre fasce:
• fascia A 20.885;
• fascia B 17.100;
• fascia C 14.900
euro lordo dipendente.
Ma è chiaro che le fasce odierne potrebbero variare: chi si trova in prima fascia potrebbe ritrovarsi in seconda fascia e viceversa.
Dopodomani è prevista un’altra riunione al ministero per gli aggiornamenti sugli incarichi dei DS.