” Rafforzare il ruolo degli insegnanti, accrescere il dialogo con i genitori, rivedere le regole della partecipazione, dando valore al lavoro che si fa a scuola e ridisegnare le regole del linguaggio pubblico”.
Sono state le parole della Segretaria nazionale Uil Scuola Rua Francesca Ricci, intervenuta alla Commissione Cultura del Senato nel corso dell’audizione dedicata ai tanti episodi di violenza, nei confronti degli insegnanti e del personale scolastico.
La Ricci si è soffermata anche sul tema della regionalizzazione, esprimendo il parere contrario della Uil.
” Il modello economico delle tre E – Economicità, Efficienza ed Efficacia – ha spiegato la Segretaria – funziona a scuola solo con le nostre tre E : Empatia, Eticità, Equità”.
La scuola ora merita attenzione. C’è bisogno di investimenti sulle persone per garantire un futuro migliore a questo paese che passa appunto attraverso la scuola.
In una società immersa in un oceano di informazioni e permeata, in ogni suo aspetto, di tecnologia, il mondo della scuola è indotto ad alcune riflessioni: come sta cambiando il modo di apprendere dei nostri alunni e dei nostri studenti? Quali sono gli stili di apprendimento prevalenti e di conseguenza quali devono essere le metodologie di insegnamento? Quale deve essere il ruolo della Scuola all’interno di una società della conoscenza dove anche altre agenzie forniscono informazioni e formazione? Che cosa succede quando la Scuola non riesce ad intercettare i bisogni degli alunni e degli studenti?
Interrogativi e domande a cui, oggi, si è cercato di dare delle risposte e Uil Scuola ha fatto, ancora una volta, la sua parte.
” Il nostro lavoro ci porta ad essere sempre in mezzo ai bimbi, agli adolescenti, ai giovani. Il futuro è nelle loro e nelle nostre mani se la scuola saprà formare cittadini del mondo rispettosi dei principi di democrazia, di tolleranza, di libertà e di civile convivenza. È senz’altro necessario ripensare la scuola in questo momento storico ed al ruolo che occupa nella società. Il ruolo della scuola è quello di istruire gli alunni, di insegnare loro a pensare ed aiutarli ad inserirsi nella società in cui vivono”.