Contratto, sicurezza, lotta al precariato, investimenti per scuola, università e ricerca. Al Congresso Uil, Il Segretario generale D’Aprile ribadisce i punti cardine su cui si muoverà la Federazione Uil Scuola RUA.
Un saluto alle delegate, ai delegati, agli ospiti, alla presidenza.
Grazie Pierpaolo per la bellissima relazione nella quale, tra i vari passaggi, hai ricordato anche le parole di Roberto Vecchioni che, insieme al Prof. Nuccio Ordine, è stato ospite al nostro congresso e con i quali abbiamo cercato di lanciare il messaggio di un’idea forte di scuola, di università, di ricerca, focalizzando alcuni punti fondamentali che dovranno essere attenzionati particolarmente e che, non solo abbiamo ritrovato nella tua relazione, ma anche nelle tesi congressuali di questo congresso.
Il tema da noi scelto per il Congresso della Federazione UIL Scuola RUA è stato RISPETTO.
Rispetto non è una semplice parola, perché sarebbe molto riduttivo; ma è per noi un importante principio di vita; è un VALORE che dovrebbe stare alla base di qualsiasi relazione umana. E’ un sentimento di stima, di riguardo; è un modo di relazionarsi in cui si dà valore alle persone, al loro pensiero, alle loro azioni. Rispetto implica fare attenzione a tutto ciò che ci circonda sia esso umano o materiale; è l’opposto di indifferenza.
RISPETTO per l’ottimo lavoro fatto da tutti i nostri ISCRITTI.
RISPETTO per l’impegno che hanno profuso le FAMIGLIE.
Nel caso specifico per un nuovo ed insolito modo di far scuola, entrando alcune per la prima volta forse nel mondo del digitale con grandi sacrifici non ultimi economici.
RISPETTO verso gli STUDENTI tutti per essersi subito adattati al nuovo modello di far lezione.
RISPETTO verso VOI TUTTI qui presenti, per essere riusciti a mantenere stretto il legame con i ns iscritti, per aver “inventato” nuovi modi per far sindacato che ci hanno permesso, anche da lontano, di stare FRA LA GENTE.
RISPETTO verso i ns colleghi sindacalisti, verso le istituzioni politiche tutte, nei confronti dei quali ci rapporteremo sempre con dialogo costruttivo e fattivo.
E RISPETTO verso le nostre RSU elette, ai terminali associativi, a tutte le candidate e ai candidati, a tutti coloro che hanno sostenuto le liste Uil; grande rispetto per il loro impegno, dedizione e collaborazione; e perché no: rispetto anche verso noi stessi e l’ambiente che ci circonda.
Per realizzare al meglio le nostre priorità già evidenziate nel nostro congresso e presenti nelle tesi congressuali, ci proponiamo quale sindacato propositivo, costruttivo, senza pregiudiziali politiche se la base di partenza dalla quale partire sarà una conoscenza libera, laica, riformista, statale, nazionale contro ogni forma di privatizzazione e soprattutto di regionalizzazione (autonomia differenziata) di un mondo, appunto quello della conoscenza, che deve unire l’Italia e non dividerla.
Il tutto per un paese più unito, più eguale, più giusto, più coeso che passa attraverso la scuola, l’istruzione, la conoscenza.
Diversamente si rischia di accentuare un divario sociale già presente che passa attraverso una selezione di classe che comincia proprio dalla scuola. Occorre fare attenzione e ripensare alla scuola, all’università, in questo momento storico ed al ruolo che occupano nella società.
Investimenti, valorizzazione del lavoro delle persone, sicurezza, precariato…sono tutti temi presenti nella relazione del segretario generale e che, attraverso un lavoro trasversale con tutte le categorie – per dirlo come si fa a scuola, interdisciplinare – dovranno essere prioritari…
E’ necessario che la politica realizzi per la scuola, l’Università, la ricerca, investimenti stabili e reali strutturati nel tempo sottraendoli ad ogni vincolo di bilancio, considerandoli investimenti e non spesa corrente.
L’andamento degli stipendi, rispetto all’inflazione, purtroppo non è cosi incalzante e quindi gli stipendi, non reggono il passo con tutti gli altri aumenti registrati.
E’ necessario puntare sullo sviluppo, sull’aumento delle retribuzioni attraverso il rinnovo di un contratto dignitoso a fronte di una delicata funzione e di realizzare i risparmi necessari intervenendo sulle fasce di squilibri e sugli sprechi.
Senza investimenti la scuola, l’università, la ricerca non possono ripartire. Servono politiche che inducano un moltiplicatore elevato. L’istruzione è uno di quelli.
La conoscenza, nel suo insieme, deve ritornare a collocarsi ai primi posti dell’agenda politica del nuovo governo. E allora la politica, qualunque essa sia, troverà un sindacato non oppositivo ma collaborativo.
Realizzare una scuola sicura sotto ogni punto di vista.
Insieme e con l’aiuto della UIL che, come noto a tutti, è in prima linea in merito alla sicurezza del lavoro, è necessario affrontare il problema delle carenze infrastrutturali che coinvolge tutta la comunità educante.
E’ un settore nel quale si intrecciano competenze diversificate. E’ ora di denunciare le inadempienze che possono avere conseguenze serie e concrete e pretendere un maggiore impegno per la sicurezza nelle scuole da parte di tutti gli attori coinvolti attraverso interventi organici e strutturati nel tempo.
Quanti morti ancora, come giustamente ha detto Pierpaolo, per prendere coscienza che l’alternanza scuola lavoro così strutturata non funziona? Siamo già a 3.
Alternanza scuola lavoro da noi definita e denunciata senza problemi quale manodopera a costo zero, si fa passare per stage ciò che è sfruttamento, in alcuni casi, anche minorile.
A scuola non si lavora, si studia!
212.000 precari…assunti, licenziati, riassunti, umiliati ai concorsi, sfruttati…questa è la realtà a bando di qualsiasi narrazione attraverso la quale si raccontano falsità, cose non vere che solo chi vive la scuola tutti i giorni può testimoniare di essere tali.
Un modo di gestire la scuola, il mondo della conoscenza, che non può trovare l’avallo di questo sindacato nel rispetto non solo del personale tutto ma soprattutto di coloro i quali, i nostri figli, i nostri nipoti, rappresentano il futuro di questo paese.
E allora il nostro impegno sarà totale e se sarà necessario, per parafrasare le parole del Prof. Ordine, sarà anche eretico: faremo i “salmoni” andando contro corrente.
Noi abbiamo da sempre pensato che la scuola, l’università, la ricerca, l’innovazione siano uno strumento importante per il nostro paese: non sono fatti, fatti, fatti…non sono cifre da valutare con logiche di utilitarismo e produttività.
In coerenza con questa convinzione, che si oppone alla pedagogia mercantile e all’aziendalismo, la neonata Federazione Uil Scuola RUA, ha già intrapreso il suo viaggio verso Itaca (i nostri obiettivi) iniziando, sui territori, a incontrare migliaia di colleghi, forte di tutta l’esperienza acquisita e che acquisirà, mantenendo fissa la rotta e con una giusta lentezza che non è sinonimo di inerzia, ma è sinonimo di programmazione, progettazione e organizzazione.
Quasi un appello a tutti voi per radicare un’idea forte di scuola e per convincere le persone non appartenenti a questo mondo che, appunto come diceva Vecchioni, attraverso la conoscenza, la cultura, si diventa liberi.
E allora attraverso la collaborazione e la condivisione è possibile trovare e proporre soluzioni per ridare alla scuola, al mondo della conoscenza, la dignità e il rispetto che merita!
La sfida della scuola oggi è quella di far tesoro di un’esperienza dolorosa – che ha colpito tutta la nazione, tutte le famiglie, tutti i settori della nostra economia – e che deve essere trasformata in risorsa – capacità d’azione – speranza – ripresa.
La complessità che il mondo dell’istruzione ha vissuto in alcuni momenti e sta vivendo, necessita, allora, di un lavoro collegiale articolato, incentrato su un dialogo diretto con le persone che vi lavorano. Questo allo scopo di condividere strategie e linee politiche che possano essere punti di riferimento per azioni sindacali che siano preludio di politiche di investimento.
Parlare “con le persone e non alle persone”, ascoltarle, supportarle con risposte concrete, significa assicurare a chi lavora tutela e trasparenza, al fine di creare condizioni vere di partecipazione democratica per influire sulle decisioni assunte nel pieno rispetto dei diritti del singolo e che devono poter contare su un punto di riferimento serio e credibile. Un’azione sindacale da condurre nei luoghi di lavoro, tra la gente.
Ribadisco, l’investimento sull’istruzione dovrà trovare posto in quel patto per il paese che la UIL e la Federazione UIL Scuola RUA hanno più volte rivendicato attraverso un lavoro sinergico con la UIL e con tutte le categorie della UIL, con grande senso di responsabilità nei riguardi del futuro di questo paese che passa attraverso la conoscenza e che, grazie al nostro lavoro, possa dare risposte a quella bambina che ieri nel video ci ricordava di non dimenticarci di lei, di loro.
Fiero e orgoglioso di rappresentare un sindacato così importante, con un’eredità importante, per il quale non mancherà il mio impegno in prima linea, quello di tutta la segreteria nazionale, regionale, territoriale e del suo staff.
Noi, della Federazione UIL Scuola RUA, non solo ci occuperemo della scuola, dell’Università, della ricerca, ma ce ne preoccuperemo responsabilmente – Sempre disponibili ma mai a disposizione.