Con l’introduzione nella scuola di figure che nulla hanno a che fare con l’azione didattica, viene offerto ciò che non serve e non si decide su ciò che è necessario.
Il Ministero ha presentato alle organizzazioni sindacali la bozza di decreto e di linee guida che introducono in tutti gli istituti scolastici la figura del mobility manager che secondo il testo è finalizzata a promuovere nelle scuole la mobilità sostenibile per fare in modo che anche l’agire quotidiano della comunità scolastica possa contribuire a raggiungere gli obiettivi previsti dalle linee guida, anche se molto alleggerite rispetto a quelli proposti nel 2021.
Da tempo (già da maggio 2021) la UIL Scuola Rua afferma che per la scuola non occorre un manager per la mobilità ma un progetto culturale unitario e solidale da anteporre a tanti frammenti, incollati a caso.
Si impone ancora una volta la nomina di una figura, dai connotati professionali ancor tutti da definire in ambito scolastico e che prefigura anche una invasione di campo nell’ambito della scuola dell’autonomia. Nel nuovo anno scolastico evidenziamo le stesse fragilità strutturali, le stesse trappole burocratiche e amministrative, dell’anno precedente, con responsabilità improprie che lasciano i dirigenti scolastici in solitudine lavorativa. Una ripartenza di anno scolastico con organici inadeguati e scuole senza dirigenti scolastici e DSGA titolari, che rappresentano i veri problemi della scuola distratti invece da incursioni legislative che prevedono fantomatici manager della mobilità.
Nel merito la UIL Scuola Rua ritiene che tale figura rivesta una funzione organizzativa che nulla ha a che fare con l’azione didattica del docente. L’ennesimo tentativo di distrarre il personale dal lavoro che si svolge in classe. Non è più tollerabile che i docenti debbano riciclarsi in funzioni marginali e trascurare il loro vero lavoro che si svolge con le alunne e gli alunni. È evidente che chi ha deciso nel merito non conosce le dinamiche della scuola.
La UIL, critica e contraria, auspica un’azione di buon senso da parte della politica al fine di riconsiderare tale decisione che, ancorché giusta nelle finalità, è assolutamente non condivisibile nel percorso individuato.
Per l’Amministrazione è intervenuto il dott. Giacomo Molitierno.
Per la UIL Scuola, Rosa Cirillo e Giancarlo Turi.