Circolare supplenze del 29 luglio penalizzante e ingenerosa nei confronti dei tanti precari, lascia presagire una perdita di chance.
La recente circolare di conferimento delle supplenze del 29/07/2022 contiene con riferimento al personale ATA chiare difformità rispetto alle analoghe dei precedenti anni scolastici.
La circolare del precedente anno scolastico n. 25089 del 06/08/2021 con riferimento al caso di specie recitava:
“L’accettazione di una proposta di supplenza annuale o fino al termine dell’attività̀ didattica non preclude all’aspirante di accettare altra proposta di supplenza per diverso profilo professionale, sempre di durata annuale o fino al termine delle attività didattiche”.
L’attuale circolare n. 28597 del 29/07/2022 aggiunge:
“L’accettazione di una proposta di supplenza annuale o fino al termine delle attività̀ didattiche non preclude all’aspirante di accettare altra proposta di supplenza per diverso profilo professionale, sempre di durata annuale o fino al termine delle attività didattiche, purché intervenga prima della presa di servizio.”
Da una lettura della recente nota, parrebbe con un colpo di spugna, negata la possibilità agli aspiranti di accettare ulteriori supplenze per altri profili professionali, consentendo agli stessi, la possibilità di accettare la nuova proposta di incarico se e solo se non abbiano compiuto la presa di servizio. Tale disposizione, a nostro avviso, stride rispetto ai principi di valorizzazione e progressione di carriera nei confronti dei lavoratori, previsti tra l’altro nei dettati contrattuali e normativi, al netto del ruolo che una circolare possa rivestire all’interno del sistema della gerarchia delle fonti.
Con la nota 28597 del 29/07/2022, viene posto divieto rispetto a quello che le fonti del diritto invece sanciscono come capisaldi dei lavoratori, ovvero valorizzazione della professione e progressione di carriera, quindi a nostro avviso tale disposizione risulta essere in netta violazione al dettato contrattuale, penalizzando il lavoratore e comportando una lampante e pilotata perdita di chance.
Il Segretario Generale della UIL Scuola Lombardia, Abele Parente, auspica che si possa intervenire al più presto, attraverso un’interpretazione che tuteli i tanti aspiranti coinvolti, diversamente, saremo costretti a chiedere ancora una volta la tutela del diritto nelle aule dei tribunali e non all’interno degli organi centrali governativi previsti dai nostri padri costituenti, al netto delle ricadute in materia contabile, che vengono copiosamente riconosciute giornalmente all’Amministrazione.