Alunni per classe : In Trentino ridotti da 25 a 23

“Il calo demografico è una realtà allarmante del nostro Paese, tuttavia, come Uil Scuola, riteniamo sia necessario un cambio di approccio. Il problema della denatalità non dovrebbe tradursi in un pretesto per tagli al sistema scolastico, ma piuttosto essere affrontato come un’opportunità per migliorare la qualità dell’istruzione”.

E’ quanto afferma all’Adnkronos  il Segretario generale Uil Scuola Rua Giuseppe D’Aprile in merito alla prevista diminuzione degli studenti che si iscriveranno al primo anno delle superiori nel prossimo anno scolastico: una diminuzione che potrebbe mettere a rischio 130mila professori.

“Prendiamo esempio dal Trentino – continua D’Aprile – . In occasione della delibera (2219 del 23 dicembre 2024) sulle nuove iscrizioni per il prossimo anno scolastico,  fortemente sostenuta da Uil Scuola, su proposta dell’Assessore all’Istruzione, si è deliberato l’abbassamento del numero di allievi per classe”.

Che dovrebbero essere non  più di 23 alunni sia alla scuola primaria sia alla scuola secondaria di primo grado

“Ridurre il numero di alunni per classe è una misura concreta che andrebbe adottata su scala nazionale – continua D’Aprile – . Governare il sistema di istruzione statale significa pianificare interventi strutturali, non limitarsi a rincorrere le emergenze”.

“È necessario – conclude il Segretario –  investire per disegnare una scuola capace di rispondere alle sfide future con una visione lungimirante. Trasformare il problema della denatalità in una possibilità di rilancio per la scuola è non solo possibile, ma necessario. Ridurre il numero di alunni per classe permetterebbe di garantire la stabilità degli organici e migliorare la qualità di apprendimento degli studenti”.

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