A confermare la crisi del precariato nella scuola, si è tenuto, ieri 8 ottobre, l’incontro tra i Sindacati di categoria e il Ministro Valditara: è stato stabilito che l’apertura sugli idonei dei concorsi va resa operativa. Confermata anche la Carta docente di 500 euro; si è poi discusso della cronica carenza del personale Ata, e di tutte le incombenze che esegue e che non rientrano nei compiti stabiliti.
Sull’infinita piaga de precariato, il Segretario generale Uil Scuola Rua Giuseppe D’Aprile si è espresso così:
“ Quest’anno la scuola è ripartita con circa 230mila contratti a tempo determinato tra docenti e Ata (comprensivi di spezzoni orari), di cui circa 102.000 sul sostegno. Al di là dei numeri, c’è un problema strutturale, come ha ricordato anche la Corte di Giustizia Europea, ed è il precariato. Questa situazione, in particolare, danneggia i nostri alunni ed il personale. In nove anni, il numero di precari è raddoppiato. Bisogna fermarsi e riprogrammare con coraggio”.
Questo il monito di D’Aprile che continua:
“ Il sistema di assegnazione delle supplenze ha mostrato tutti i suoi limiti: l’algoritmo ha fallito. È costato svariati di milioni, ha creato enormi disagi alle scuole, disparità tra i docenti e ha compromesso la continuità didattica, lasciando dirigenti scolastici e segreterie in difficoltà. Pensiamo che la presenza fisica degli aspiranti alla convocazione, in attesa di un perfezionamento della procedura, sia la soluzione auspicabile.
Sul tema del reclutamento il Segretario ha poi aggiunto:
“Come annunciato dal Ministro e da noi rivendicato, trasformare l’organico di fatto in organico di diritto è una scelta logica e necessaria. E’ un atto dovuto per il futuro della scuola e del Paese. Per quanto riguarda i Concorsi, appare davvero inaccettabile bandirne di nuovi senza aver prima esaurito le graduatorie degli idonei del Concorso 2020 e 2023”.
E sul Sostegno:
“È assurdo – ha detto D’Aprile – che in alcune Regioni ci siano docenti specializzati precari che non lavorano, mentre in altre si assume senza titolo. Proponiamo una graduatoria nazionale da utilizzare una volta esaurite le graduatorie di specializzati a livello provinciale”.
Preoccupazione della Uil Scuola anche per il Personale Ata, che conta più di trentaseimila supplenze:
“È inammissibile – ha concluso D’Aprile – la condizione di solitudine in cui sono lasciate le amministrazioni scolastiche che, è bene ricordarlo, vivono una carenza ormai cronica di personale. Le scuole stanno subendo ulteriori pressioni con l’obbligo di utilizzare l’applicativo Nuova Passweb per le istanze di cessazione. Si tratta di una pratica opprimente che non può essere imposta al personale. Accogliamo invece con favore il mantenimento della Carta del Docente a 500 euro, come da noi rivendicato. Tuttavia, rimane aperta la questione per i supplenti. Riteniamo infatti che la Carta debba essere estesa anche al personale a tempo determinato, Ata compresi”.
Per Uil Scuola, urgono interventi di finanza pubblica per la stabilizzazione del personale, senza la quale si pregiudica la qualità della scuola e inevitabilmente le sorti delle nuove generazioni e, quindi, di questo paese.
In allegato il Report dell’incontro